Reattori, dossier, decisori politici e esperienze psichedeliche

Cosa succede nella mente di un decisore politico che riceve il dossier iniziale di un nuovo progetto nucleare?

© Global 2000/Flickr

Amanti delle emozioni forti, degli eccessi, delle esperienze iperboliche, delle sperimentazioni psichedeliche, lasciate perdere base-jumping, paracadute, immersioni e pareti di sesto grado. C’è un’avventura che certamente non avete ancora sperimentato, e che non potrà che lasciarvi a bocca aperta: entrare nella mente dei decisori politici che ricevono i dossier iniziali dei progetti di costruzione di nuovi reattori nucleari EPR di ultima generazione, concepiti, sponsorizzati, sostenuti, prodotti e venduti “chiavi in mano” dalle francesi Orano e EDF. 

La notizia, en passant: il nuovo reattore EPR in costruzione a Hinkley Point, nel Regno Unito, non sarà pronto nel 2025, come previsto nel dossier iniziale. E neanche a giugno del 2027, come rettificato in seguito. Occorrerà aspettare almeno la metà del 2029. Se basterà. E, come da prassi, l’impianto non costerà più 25-26 miliardi di sterline, ma almeno tra 31 e 35 miliardi. Il doppio di quanto stimato dal dossier iniziale, datato 2016, quando si parlava di “soli” 18 miliardi. 

Stesso film già visto a Olkiluoto, in Finlandia: ritardo di dieci anni e costi più che triplicati rispetto al dossier iniziale. Identica pellicola a Flamanville, in Francia: nel dossier iniziale, datato 2007, si parlava di cinque anni di lavori e 3,3 miliardi di euro. Siamo nel 2024, il reattore è ancora in costruzione e il costo è stimato a non meno di 19,1 miliardi. 

Non contento, il decisore politico protagonista di questa breve storia triste ha  già previsto un altro reattore alla centrale di Sizewell. E ne ha annunciato uno ulteriore (non si sa ancora dove, ma tutto sarà certamente dettagliato nel dossier iniziale). Ora, la domanda è: quando quel decisore politico riceve il dossier iniziale di un progetto, sa che le cifre sono giusto un’indicazione di massima? O crede davvero in quello che legge e passa poi notti insonni pensando ai miliardi di aggravio per le tasche dei contribuenti, e a tutto ciò che con quei soldi si sarebbe potuto fare? O è semplicemente distratto? 

Nel frattempo, la catastrofe climatica sarà arrivata. E per quella, il dossier iniziale è pienamente rispettato.


PS Quest’articolo è stato pubblicato alle 8 del 24 gennaio 2024, anche se nel dossier iniziale era previsto per le 22 del 23 gennaio 2024. Il compenso per la scrittura, nel frattempo, è lievitato del 308%.