Il Milan è sempre di Ibrahimovic. Ma per quanto ancora?

Inchieste, denunce, denaro, paradisi fiscali. La vicenda attorno alla proprietà del Milan continua a far porre domande

Il 41enne campione del MIlan Zlatan Ibrahimovic © clodio/iStockPhoto

Tempo fa ci chiedemmo di chi fosse la proprietà del Milan, dispersa tra anonime caselle postali del Lussemburgo e opache società sparse per i paradisi fiscali di mezzo mondo. E non trovando risposta preferimmo fare finta che fosse di Ibrahimovic. Sono passati tre anni, da allora. E nel frattempo ci hanno raccontato che nell’agosto del 2022 il Milan è stato venduto dal fondo Elliott al fondo RedBird per una cifra superiore al miliardo di dollari. E nel frattempo sono partite diverse inchieste della magistratura. Ma a dire la verità, nessuno ha ancora capito di chi è il Milan.

A inizio di quest’anno infatti, dopo un esposto della società Blue Skye di Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo – due finanzieri italiani che non si capisce ancora bene a quale titolo fossero entrati nel complicato passaggio di quote societarie del Milan da Silvio Berlusconi al fondo Elliott chez tale Yonghong Li, un misterioso prestanome di Hong Kong che per qualche anno ha finto di essere proprietario del club – si sono messe in moto prima la magistratura italiana e poi quella lussemburghese, con perquisizioni e sequestri di documenti.

La situazione è complessa. Ci sono denunce e controdenunce, la maggior parte delle quali ipotetiche, fatte filtrare ai giornali, che ne scrivono al condizionale. Di certo rimangono misteriosi passaggi di soldi, a volte repentini come quelli avvenuti lo scorso gennaio. Si parla di un trasferimento di quasi un miliardo di dollari – la stessa cifra con cui RedBird avrebbe comprato il club da Elliott pochi mesi primi – dal Lussemburgo ai paradisi fiscali del Delaware e delle Isole Cayman. Si osservano opache composizioni, scomposizioni e ricomposizioni societarie di società che nel nome hanno sempre riferimento a qualcosa di rosso o di nero.

E dulcis in fundo, si narra -non ci sono né prove a carico né smentite ufficiali, d’altronde come si potrebbe essendo tutto avvenuto nei paradisi fiscali – di un mega prestito del vecchio padrone (Elliott) al nuovo padrone (RedBird) per permettergli di comprare il club. Più o meno la stessa cosa che avvenne durante la cessione del Milan da Berlusconi a Elliott attraverso il misterioso Li. Alla fine nessuno ha ancora capito di chi è il Milan. L’unica certezza è che a tre anni di distanza Ibrahimovic gioca ancora. E possiamo continuare a fingere che il Milan sia suo. Ma avendo lo svedese oramai 41 anni, non si sa per quanto ancora potremo credere a questa bellissima favola.