Rifiuti nucleari: il sito di La Hague, in Francia, nell’occhio del ciclone
Il centro di trattamento per rifiuti nucleari, che il governo vuole ampliare nei prossimi anni, è stato teatro di un incidente di livello 1 sabato scorso.
Un incidente di livello 1 (il più basso nella scala di importanza) è stato registrato sabato scorso alla centro di trattamento di rifiuti nucleari a La Hague , in Francia. A spiegarlo è stato il colosso del settore Areva, in un comunicato nel quale si precisa che il problema si è verificato nel corso di una verifica tecnica e che esso non ha comportato conseguenze per il personale, per la struttura e per l’ambiente.
Nel corso dell’operazione, «un contenitore di rifiuti vetrificati è stato momentaneamente ritirato dal suo alloggiamento, benché le condizioni necessarie per realizzare questo tipo di verifica non erano state rispettate», si legge nella nota dell’azienda. In particolare, nel momento in cui il contenitore è stato maneggiato, la temperatura dello stesso «era superiore a quella prevista dalle regole».
La notizia è tuttavia stata ripresa da numerosi giornali transalpini, dal momento che proprio il sito di La Hague è oggetto di un vasto dibattito in Francia. Il governo medita infatti di incrementare la capacità di trattamento dell’impianto di ulteriori 12 mila CSD (contenitori standard per rifiuti vetrificati), tra il 2018 ed il 2022. Mentre le associazioni ambientaliste chiedono di bloccare l’accumulazione e, al contempo, di effettuare una vera transizione energetica.