In risposta all’ex direttore di Valori Andrea Di Stefano

Fondazione Finanza Etica, editore di Valori.it, risponde alle affermazioni dell'ex direttore Andrea Di Stefano

Fondazione Finanza Etica
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Andrea Di Stefano, per molti anni direttore del mensile cartaceo Valori e poi della testata online Valori.it, ha comunicato di volersi ritirare e dunque di non voler svolgere più alcun ruolo nel progetto. Ma non corrisponde al vero che Di Stefano sia stato “sostituito” alla guida della testata perché il cambio di governance è stato concordato con lui.

Fondazione Finanza Etica esprime sorpresa e disappunto per questa sua libera decisione in quanto proprio nel dicembre scorso avevamo concordato con Di Stefano la nuova governance di Valori che lo vedeva “Direttore Fondatore” e in questa veste Di Stefano ha continuato a dare il suo contributo al progetto. Ci lascia sorpresi la decisione di Di Stefano perché nessuna novità è intervenuta rispetto a due mesi fa. Tuttavia non possiamo che prendere atto della sua decisione.

Noi lo ringraziamo per il lavoro che ha svolto, mentre confermiamo che Valori continua ad essere un hub editoriale capace di svolgere la funzione di voce indipendente e autorevole nell’ambito dell’informazione economico-finanziaria, impegnata ad offrire occasioni di approfondimento e formazione in particolare sui temi della finanza etica e sostenibile. Nessun cedimento al “mainstream dei social network”, che possono essere invece uno dei canali attraverso i quali offrire un pensiero economico e una prassi di finanza etica ad un pubblico non solo di addetti ai lavori.

Quanto all’investimento nelle risorse umane, Valori si avvale di uno staff di giornalisti ed esperti di comunicazione di alta professionalità, inquadrati nella contrattualistica del settore, pagati puntualmente e secondo standard certamente superiori a quelli della media dei giornalisti in Italia. D’altra parte, lo stesso Di Stefano ha concordato con l’editore sulla corretta relazione con i collaboratori nella lettera di chiarimenti all’Associazione Stampa Romana pubblicata su Valori lo scorso 18 dicembre.

Per questo restiamo francamente sorpresi delle decisioni di Di Stefano e da quanto scritto nel post su Facebook, che contiene molti errori e inesattezze.