S&P: «Clima, le imprese rischiano la solvibilità»
Secondo l'agenzia di rating americana gli eventi estremi costituiranno in futuro un fattore di rischio sempre più importante per le aziende nei prossimi anni.
La solvibilità delle imprese potrebbe essere minacciata in futuro dalla moltiplicazioni degli eventi meteorologici estremi , legata ai cambiamenti climatici. Ad affermarlo è uno studio dell’agenzia di rating Standard & Poor’s pubblicato ieri, nel quale si spiega che «gli effetti delle catastrofi naturali potrebbero ampliarsi sensibilmente» nei prossimi decenni.
Fino ad oggi, spiega S&P, le imprese sono riuscite «a compensare gli impatti negativi grazie ad una combinazione di interventi fatti di gestione della liquidità, assicurazioni, gestione dei rischi e adozione di misure successive agli avvenimenti». Ma, aggiunge l’istituto americano, «pensiamo che tali accorgimenti possano diventare via via meno efficaci in futuro. A partire dal 2005, infatti, abbiamo identificato le catastrofi naturali come tempeste tropicali, inondazioni, siccità, come fattori da tenere in considerazione nell’attribuzione di almeno 60 rating negativi».
In circa il 70% dei casi, infatti, gli eventi atmosferici estremi hanno portato ad una degradazione considerevole dei giudizi assegnati alle imprese colpite. E nel 10% si è arrivati a verificare condizioni di vera e propria insolvibilità. Per questo, conclude l’agenzia, «le imprese devono migliorare il loro livello di comunicazione circa l’esposizione potenziale alle conseguenze del cambiamento climatico».