Scoperta una larva mangia-plastica ultra rapida
Una larva potrebbe aiutare a lottare contro l’inquinamento? Per ora si tratta solamente di una speranza, ma la comunità scientifica sta lavorando alacremente dopo ...
Una larva potrebbe aiutare a lottare contro l’inquinamento? Per ora si tratta solamente di una speranza, ma la comunità scientifica sta lavorando alacremente dopo la scoperta di inaspettati e importanti poteri «bio-degradanti» dimostrati da una piccola larva. Quest’ultima infatti, sarebbe in grado di «mangiare» i rifiuti di plastica, il che aprirebbe un nuovo capitolo per la risoluzione del problema.
Life always finds a way. And be it to eat & digest polyethylene #plastic bags, like these wax moth caterpillars https://t.co/DH4bYokIlt pic.twitter.com/kaMceb38aS
— Current Biology (@CurrentBiology) 24 aprile 2017
Un’analisi della Fondazione Ellen MacArthur aveva d’altra parte spiegato già alcuni anni fa che «l’utilizzo di plastica si è moltiplicato per venti nella seconda metà del Ventesimo secolo e un ulteriore raddoppio è previsto nei prossimi venti anni». A causa della facilità di fabbricazione e dei costi particolarmente bassi, di conseguenza, si è passati da una produzione mondiale pari a 15 milioni di tonnellate nel 1964 a 311 milioni nel 2014.
Ora Federica Bertocchini, del Centro spagnolo per la Ricerca nazionale, ha svelato le proprietà inaspettate della larva, che tra l’altro non è per nulla rara in natura. Si tratta di un tipo allevato per ragioni commerciali legate alla pesca, ma che allo stato selvaggio costituisce un parassita degli alveari, che si annida nella cera d’api. La scienziata, apicultrice amatoriale, ha osservato per caso che i sacchetti di plastica nei quali aveva riposto la cera infestata si ritrovavano in breve punteggiati da piccoli fori. «Un tasso di bio-degradazione estremamente rapido», ha spiegato la ricercatrice in un lavoro che è stato pubblicato dalla rivista scientifica americana Current Biology.
do these caterpillars contain a solution to our mountains of #plasticpollution? abt @CurrentBiology paper #microbes https://t.co/GnHYgd1ZjJ pic.twitter.com/ogUnZU6l3D
— GrrlScientist (@GrrlScientist) 24 aprile 2017
L’ipotesi degli esperti è che la larva non si limiti a ingerire la plastica ma che la possa anche trasformare chimicamente attraverso una sostanza prodotta dalle sue ghiandole salivari.