Usa, superato il miliardo di dollari in premi ai whistleblower
4,8 miliardi di dollari incassati dallo Stato, un miliardo pagato in premi. È il bilancio di 10 anni di collaborazione tra SEC e whistleblower
Un miliardo di dollari. È il totale delle ricompense che la SEC (Securities and Exchange Commission), l’equivalente statunitense della nostra Consob, ha erogato a favore di 207 whistleblower. Una cifra senza dubbio simbolica, la metà della quale è stata pagata solo nel corso dell’ultimo anno fiscale.
Chi sono i whitleblower e cosa fanno gli Usa per proteggerli
Il whistleblower – non esiste un termine equivalente in italiano – è il collaboratore di un’azienda, pubblica o privata, che è testimone di un illecito e lo segnala ai vertici dell’azienda stessa, alle autorità o ai mass media. Sono whistleblower Edward Snowden, l’ex-tecnico della Cia che ha acceso i riflettori sull’immensa opera di sorveglianza di massa attuata dal governo americano e da quello britannico. O Hervé Falciani, l’ex-dipendente della banca HSBC che ha consegnato un lungo elenco di clienti, presunti evasori fiscali, all’allora ministra francese delle Finanze Christine Lagarde.
La legislazione a stelle e strisce è stata sempre molto attenta a tutelare queste figure. Lo dimostra il fatto che la prima legge sul tema risalga al 1863. Oggi a stabilire il quadro normativo è il Dodd-Frank Act, la legge fortemente voluta dall’amministrazione di Barack Obama per rendere più stabili i mercati finanziari dopo il tracollo del 2007-2008. A metterlo in pratica è la SEC, l’ente che vigila sulla Borsa, che annovera tali testimonianze tra «le armi più potenti nell’arsenale delle forze dell’ordine». Da qui la scelta di istituire un programma ad hoc per incoraggiarle.
Whistleblower da record
Se infatti le informazioni fornite sono originali e rilevanti, e fanno scattare un’operazione che comporta sanzioni per almeno un milione di dollari, allora al whistleblower spetta un premio che va dal 10 al 30% della somma raccolta. Denaro che in nessun caso viene trattenuto dagli investitori danneggiati dagli illeciti, ci tiene a precisare la SEC.
Dati alla mano, nell’arco degli ultimi dieci anni l’amministrazione americana ha incassato multe pari a 4,8 miliardi di dollari. In cambio, ha versato più di un miliardo a 207 collaboratori, sui quali mantiene il più stretto anonimato. Il premio più generoso in assoluto risale a ottobre 2020 e ammonta a ben 114 milioni di dollari.
Il beneficiario è un whistleblower che, «dopo aver ripetutamente segnalato all’interno dell’azienda le sue preoccupazioni, e nonostante le difficoltà personali e professionali», ha allertato la Sec e un’altra agenzia competente. Fornendo così «un supporto continuo e significativo che si è rivelato fondamentale per il successo delle azioni», racconta l’allora dirigente dell’ufficio preposto della Sec, Jane Norberg. Proprio di recente, a settembre 2021, la SEC ne ha stanziato un altro da 110 milioni.