Stern (ex World Bank): «Impegno governi su clima è insufficiente»
Secondo l'economista le attuali politiche di Cina, Usa e Ue non consentiranno di limitare a 2 gradi centigradi la crescita della temperatura globale entro la fine ...
Se il mondo vuole raggiungere l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 2 gradi centigradi – fatto che non costituirebbe altro che il male minore – deve darsi da fare da subito. A spiegarlo è l’economista britannico Nicholas Stern , che ha lanciato un appello ai governi affinché siano più ambiziosi rispetto ai loro impegni per la lotta al cambiamento climatico, in vista della conferenza mondiale che si terrà in autunno a Parigi.
«Esiste un vero e proprio fossato tra ciò che andrebbe fatto per limitare la crescita della temperatura globale e le strategie attuate finora – ha spiegato l’ex vice-presidente della Banca Mondiale in un comunicato firmato assieme a due membri della London School of Economics, Bob Ward e Rodney Boyd -. Conseguentemente, i Paesi dovrebbero mobilitarsi prima della COP21». In particolare, secondo i calcoli basati sugli impegni assunti da Cina, Usa e Ue, nel 2030 le emissioni di tonnellate equivalenti di CO2 nel 2030 dovrebbero essere comprese tra 20, 9 e 22, 3 miliardi. Mentre, sulla base delle politiche attuali, si dovrebbe arrivare a circa 35 miliardi.
Eppure secondo il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, il totale delle emissioni tra 15 anni non dovrebbe superare i 23 miliardi di tonnellate equivalenti, se si vogliono avere tra il 50 e il 66% di possibilità di limitare la crescita della temperatura a 2°C.