Svizzera, scendono i consumi elettrici, ma è boom del nucleare
Nonostante un calo generalizzato della domanda, la produzione è cresciuta sensibilmente, trascinata dall'atomo.
I cittadini svizzeri hanno utilizzato meno elettricità lo scorso anno. Il consumo nazionale, riferisce questa mattina l’agenzia ATS, è infatti sceso del 3, 1%, fermandosi a quota 57, 5 miliardi di chilowattora (kWh). Come specificato dall’organi di stampa elvetico, l’inverno meno rigido del solito e quasi privo di ondate di gelo può spiegare solamente in parte i dati. Questi ultimi costituiscono un’ulteriore conferma del fatto che la strada per garantire, in Europa, un sistema energetico sostenibile è quella di concentrare gli sforzi sull’efficienza e sulla riduzione dei consumi .
Ciò che preoccupa, invece, è l’andamento della produzione, che nonostante la domanda in calo, non cessa di aumentare. In Svizzera nello stesso periodo di riferimento il totale prodotto è salito infatti dell‘1, 9%, raggiungendo i 69, 9 miliardi di chilowattora.
E a trascinare la crescita non sono state fonti rinnovabili bensì il nucleare. Secondo le cifre pubblicate dall’Ufficio federale per l’Energia, a fronte di un calo dell’output da parte delle centrali idroelettriche, che hanno registrato un calo dello 0, 7% rispetto al 2013, la produzione dei siti atomici è cresciuta del 6%, facendo segnare in questo senso un record assoluto.
Foto: Wikimedia Commons, Andrew Bossi