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Ue, Ong preoccupate per le sorti dei temi ambientali

Un gruppo di associazioni francesi ha lanciato un appello al parlamento europeo affinché reagisca di fronte alla composizione della nuova Commissione Junker.

Un gruppo di Ong francesi (LPO, WWF France, FNE, Greenpeace, Les Amis de la Terre, WECF France) hanno lanciato un appello al parlamento europeo, affinché «reagisca» con forza ed esiga dalla Commissione di Bruxelles impegni chiari sui temi ambientali, sullo sviluppo sostenibile e sulla protezione della salute pubblica. Cosa che dovrà essere fatta sin dalle audizioni dei futuri commissari europei, che si terranno a partire dal prossimo 29 settembre. 

La scelta dei membri dell’organismo esecutivo comunitario ha, d’altra parte, già suscitato aspre polemiche. In particolare la decisione di affidare il nuovo portafoglio congiunto di Clima ed Energia all’ex ministro dell’Agricoltura spagnolo, Miguel Arias Canete: un conservatore che fece parte dei governi di Madrid ai tempi di José Maria Aznar, e che è anche titolare di partecipazioni nei capitali di due imprese petrolifere (per questo numerose associazioni hanno parlato di palese conflitto di interessi).

Ma nel mirino c’è anche la commissaria all’Ambiente, agli Affari marittimi e alla Pesca, la maltese Karmenu Vella. A lei sarà chiesto di procedere, ad esempio, alla valutazione della direttiva «Uccelli e habitat», un pilastro della politica ambientale dell’Ue, in vista di una sua «modernizzazione». Secondo le Ong ecologiste, non lascia presagire nulla di buono il fatto che Vella rappresenti un Paese già condannato dalla Corte europea di giustizia per non aver rispettato la stessa direttiva.

Le associazioni, infine, stigmatizzano l’assenza di una vice presidenza dedicata allo sviluppo sostenibile: segno, spiegano, di una Commissione che lavorerà sulla base di un modello economico non più attuale, che non tiene conto della limitatezza delle risorse naturali.