Uranio, accordo franco-cinese per la miniera africana di Imouraren
Mentre nel mondo si allarga sempre più il fronte degli anti-nuclearisti, il gruppo cinese CNNC ha raggiunto un'intesa con la francese Areva per lo sfruttamento ...
Nonostante nel mondo le voci contrarie allo sviluppo dell’energia nucleare si siano moltiplicate negli ultimi tempi, i colossi del settore non sembrano intenzionati ad effettuare alcun passo indietro. Prova ne è l’ultimo accordo siglato dal gruppo francese Areva e dal cinese CNNC: quest’ultimo si è garantito infatti una partecipazione di circa il 10% nella miniera di uranio Imouraren, in Niger.
L’affare, che vale circa 200 milioni di euro, è stato rivelato questa mattina dal quotidiano transalpino La Tribune, che ha spiegato come il ministro francese del Commercio estero, Nicole Bricq, potrebbe annunciare ufficialmente la partnership in occasione del prossimo viaggio a Pechino, previsto tra due settimane. Per il via libera definitivo all’ingresso di CNNC si attende solo l’ok da parte del governo africano.
Ad oggi la miniera è di proprietà al 57% di Areva, al 33% dello Stato del Niger e al 10% di un consorzio coreano guidato dalla Kepco. Secondo gli studi del gruppo francese (secondo produttore globale di uranio nel 2011) la capacità produttiva del sito africano sarà di 5 mila tonnellate di uranio all’anno, per un investimento da 1, 2 miliardi di euro. Difficile immaginare che, a quel punto, non se ne pretendano la commercializzazione e l’utilizzo.