Uranio e ritardi: Areva “regala” 35 milioni di euro al Niger
La compagnia francese ha deciso di regalare 35 milioni di euro al Niger per compensare i ritardi nello sfruttamento della miniera di Imouraren. Questo, almeno, secondo ...
L’ultima notizia arrivata dal Niger è di quelle destinate inevitabilmente a far sorgere qualche dubbio. Il gruppo nucleare francese Areva ha annunciato l’impegno a versare nelle casse dello Stato africano 35 milioni di euro, a titolo di risarcimento per i ritardi accumulati nell’esplorazione della miniera di uranio di Imouraren, nel nord del Paese.
L’annuncio è stato dato dal direttore dell’ufficio di presidenza di Niamey, Hassoumi Massaoudou, parlando all’agenzia France-Presse. Il dirigente ha spiegato che la cifra sarà corrisposta di qui al 2015 dal colosso europeo dell’energia: 16 milioni di euro nel 2013, 10 milioni nel 2014 e 9 milioni l’anno successivo. Ma è davvero possibile che Areva abbia liberamente deciso di concedere una cifra così importante al governo del Niger? Ciò che va considerato è innanzitutto il fatto che la somma non era formalmente dovuta (non a caso si parla di un “regalo”). In secondo luogo, è interessante tenere presente il fatto che Massaoudou ha specificato che l’operazione sarà oggetto di un protocollo di intesa tra il ministero locale delle Finanze e l’impresa francese (sarà interessante leggerne il contenuto quando sarà siglato).
Il gruppo transalpino potrebbe aver deciso di pagare tale cifra per ristabilire i rapporti con le autorità africane, che alla fine di ottobre si erano scagliate contro il partenariato, giudicato squilibrato, chiedendo ricadute economiche più importanti per il Niger. Forse Areva ha avuto il timore che potessero generarsi problemi nella miniera di Imouraren, che per l’investimento prodotto (1, 2 miliardi di euro) e per le potenzialità (a capacità produttiva del sito africano sarà di 5 mila tonnellate di uranio all’anno), costituisce un punto fermo nella strategia nucleare dell’azienda? Ma anche questo, può davveor bastare a spiegare le ragione di una scelta così rara?
Massaoudou ha anche sottolineato che tutte le Convenzioni minerarie, compresa quella di Imouraren, saranno rinegoziate nel 2013. E che un dialogo politico specifico sarà avviato con la Francia sulla questione delle risorse di uranio: un “dettaglio”, che forse potrebbe spiegare la decisione di Areva.