Usa, i repubblicani all’attacco dei fondi anti-climate change
I parlamentari conservatori hanno chiesto un taglio del 30% alle risorse dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente, giudicando «non necessarie» alcune norme di contrasto al cambiamento climatico.
I repubblicani americani hanno proposto un taglio netto ai fondi destinati alla Environmental Protection Agency, l’agenzia governativa che si occupa di proteggere l’ambiente e combattere il cambiamento climatico negli Stati Uniti. Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, il taglio ipotizzato per il bilancio 2014 potrebbe essere pari a 2, 8 miliardi di dollari, ovvero circa un terzo delle attuali risorse.
«Taglieremo le normative ambientali che consideriamo eccessive e non necessarie, e in tal mondo otterremo un effetto positivo sulla nostra economia, che incoraggerà la creazione di posti di lavoro», ha dichiarato Hal Rogers, repubblicano del Kentucky che presiede una commissione parlamentare incaricata di votare preliminarmente sull’ipotetico taglio.
Il presidente Barack Obama si prepara dunque ad una battaglia, dal momento che il suo piano ambientale presentato lo scorso 25 giugno si incardina proprio sul ruolo dell’EPA, alla quale è stato conferito ad esempio il compito di limitare le emissioni di CO2 delle centrale elettriche statunitensi (responsabili del 40% delle emissioni totali sul suolo americano).