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Yasuni, l’Ecuador autorizza le trivellazioni nella foresta amazzonica

Il governo ha firmato ieri l'autorizzazione allo sfruttamento dei giacimenti nella celebre riserva naturale, nonostante la ferma opposizione di ecologisti e popolazione locale.

Le autorità dell’Ecuador hanno accordato la licenza per lo sfruttamento del petrolio nel sottosuolo della famosa riserva naturale di Yasuni, in piena foresta amazzonica. «Il documento è stato firmato oggi (ieri, ndr) per lo sviluppo e la produzione» di tali giacimenti, ha annunciato il ministro dell’Ambiente di Quito, Lorena Tapia, parlando alla televisione pubblica Gama TV. 

Si tratta di una decisione profondamene contestata sia da un nutrito gruppo di Ong ecologiste, sia dalle associazioni che rappresentano gli abitanti della zona, che a lungo si sono battute per chiedere di preservare l’area. Poche settimane fa, le popolazioni locali avevano anche tentato di bloccare il progetto attraverso un referendum: quest’ultimo non è tuttavia stato accettato dalle autorità, che hanno dichiarato non valida una parte delle firme raccolte. 

Ma più dell’opinione degli abitanti e degli ambientalisti, per il presidente Correa hanno avuto un peso le stime riguardanti il giacimento: esso potrebbe garantire 920 milioni di barili, pari al 20% delle riserve nazionali. Ad accaparrarsi la licenza è stata la compagnia pubblica Petroamazonas, che dovrebbe avviare effettivamente la produzione nel marzo del 2016.