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Francia, polemiche su uno studio italiano su Chernobyl

Una ricerca italiana sottolinea il netto aumento di malattie della tiroide in Corsica dopo il passaggio della nube radioattiva nel 1986. Ma l'IRSN francese lo giudica ...

  Nel corso della seduta di ieri dell’Assemblea nazionale francese, il ministro della Sanità Marisol Touraine ha bollato come inconcludente un recente studio italiano secondo il quale nell’isola di Corsica si è registrato uno netto aumento delle malattie della tiroide – ed in particolare dei tumori – dopo il passaggio della nube radioattiva di Chernobyl, nel 1986. Già l’istituto transalpino per la radioprotezione e la sicurezza nucleare (IRSN), il giorno dopo l’uscita del rapporto, aveva giudicato i dati e i metodi utilizzati approssimativi. 

Al contrario, l’eurodeputata Michèle Rivasi – fondatrice della Criirad (Commissione di ricerca e di informazione indipendente sulla radioattività) – si è schierata “a favore” dello studio, che è stato condotto su 14 mila cartelle cliniche e su 5.500 casi di persone che erano state visitate prima e dopo la catastrofe nucleare del 26 aprile 1986. «Ciò che mi stupisce di più – ha spiegato al quotidiano online Enerzine – è la solerzia e la rapidità con le quali l’IRSN si è scagliata contro il rapporto. Dal mio punto di vista i dati utilizzati sono sufficienti e credibili. Il vero problema è che l’IRSN si è sempre rifiutato di riconoscere la pericolosità delle brevi esposizioni alla radioattività».