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Areva: «Non indichiamo più un calendario per l’EPR»

Il colosso francese del nucleare ha spiegato di non voler più indicare una data per l'entrata in servizio del reattore finlandese.

  Il colosso dell’energia nucleare francese Areva ha risposto ieri alle domande piovute in riferimento alla costruzione del reattore EPR in Finlandia , dichiarando ufficialmente di non essere più disposto ad indicare una data precisa per l’entrata in servizio. Parlando all’agenzia France-Presse un portavoce del gruppo ha infatti spiegato di non voler pubblicare un calendario delle operazioni. Secondo l’azienda transalpina, tuttavia, la responsabilità ricadrebbe sul cliente scandinavo TVO , che «non risulta essere sufficientemente impegnato, in un momento in cui la sua presenza è quanto mai necessaria».  

Al di là della polemica tra le due società, ciò che è chiaro è che il reattore in cantiere ad Olkiluoto (l’OL3) è lontano dal vedere la luce. Si allungano così ancor di più i tempi, dopo gli innumerevoli ritardi e dilazioni. Col rischio che anche i costi continuino a crescere: nel 2013 Areva ha approvato stanziamenti straordinari per 425 milioni di euro, portando il totale alla cifra stratosferica di 3, 85 miliardi di euro