Una “Banca dei cittadini europei”, in risposta ai problemi della BCE
Una Banca dei cittadini europei, per raccogliere ed elaborare proposte rivolte alla BCE, che mirino a ricostruire un’economia europea davvero al servizio dei cittadini
L’organizzazione no profit Positive Money Europe ha lanciato il progetto European Citizens Bank, coinvolgendo cittadini provenienti da cinque paesi dell’eurozona (tra cui l’Italia). Una “Banca dei cittadini europei”, che raccolga ed elabori delle proposte rivolte alla Banca Centrale Europea. Per ricostruire un’economia davvero al servizio dei cittadini.
Ripensare la politica monetaria, coinvolgendo la società civile
A causa dell’attuale situazione economica, sanitaria e climatica, la BCE si trova infatti ad affrontare una crisi di legittimità e una crescente sfiducia da parte dei cittadini europei. Così, per affrontare le sfide di oggi, per la prima volta in quasi 20 anni, sta effettuando una revisione della propria strategia di politica monetaria. In questo contesto, la BCE si è dichiarata aperta ad ascoltare e accogliere le raccomandazioni dei cittadini europei e della società civile. La Banca dei cittadini europei punta a dare alla popolazione la possibilità di un dibattito e di un confronto costruttivi. Per decidere assieme cosa chiedere alla BCE.
Dal 17 maggio al 26 giugno di quest’anno, i cittadini italiani interessati all’iniziativa potranno iscriversi alla piattaforma online della Banca. Sulla quale si potranno consultare contenuti semplici e chiari per comprendere il ruolo della banca centrale. E per rispondere ad alcune delle preoccupazioni più urgenti: cambiamenti climatici, aumento delle disuguaglianze, opportunità per i giovani, corruzione… I partecipanti potranno inoltre votare proposte e avanzarne di nuove, interagendo con gli altri iscritti, in una sorta di forum online.
Il progetto prevede anche una parte formativa. Positive Money Europe, infatti, organizza cinque webinar con esperti che approfondiranno alcuni dei temi chiave del dibattito. Sulla base delle attività svolte e delle proposte avanzate, a giugno si terrà l’Assemblea dei cittadini. Ad essa parteciperanno trentacinque cittadini estratti a sorte che elaboreranno le raccomandazioni per la BCE. Oltre all’Italia, la campagna è aperta anche ai cittadini di Germania, Francia, Paesi Bassi e Spagna. L’obiettivo è rendere la Banca Centrale Europea un’istituzione più democratica e partecipativa che risponda davvero ai bisogni di tutti i cittadini.
Cos’è una banca centrale?
Vuoi entrare a fare parte della Banca dei Cittadini Europei? Inizia a prepararti con un po’ di educazione finanziaria. Sai cos’è una banca centrale e quali sono le sue funzioni? Non è difficile.
Tutti noi ogni giorno usiamo denaro. Per averlo, la maggior parte delle persone lavora e percepisce uno stipendio, oppure lo riceve attraverso la pensione o dal sistema di previdenza sociale. Ma come viene creato il denaro in primo luogo? Ogni valuta ha bisogno di un’istituzione preposta alla supervisione e gestione del sistema monetario. Queste sono generalmente chiamate banche centrali, ed ogni Paese con una propria valuta ne ha una. Quando si è creato l’euro, i governi dell’eurozona hanno deciso di mantenere le banche centrali nazionali, istituendo però al di sopra di esse la Banca Centrale Europea. Tali istituti lavorano insieme e formano una rete integrata: l’Eurosistema. Le banche centrali sono delle istituzioni uniche perché indipendenti dagli organi politici, e in grado di influenzare il settore finanziario.
Cosa fa la Banca Centrale Europea?
Perseguendo gli obiettivi di politica monetaria, la BCE fornisce liquidità al sistema finanziario e “invita” le banche a prestare a tassi di interesse molto bassi, al fine di favorire l’accesso al credito a imprese ed individui. La crisi finanziaria globale del 2008 e quella pandemica hanno costretto le banche centrali di tutto il mondo ad interventi eccezionali. Mentre l’economia andava in recessione, la BCE ha cercato di evitare il collasso abbassando i tassi di interesse per le banche commerciali.
Gli effetti di questa politica sono ambigui. Da un lato, le banche possono guadagnare denaro accedendo ai prestiti della BCE. Dall’altro lato, i tassi negativi si applicano anche al denaro che le banche depositano presso l’Eurotower (le cosiddette “riserve”). Perciò, ogni banca trae profitto dai tassi negativi solamente se prende in prestito più denaro di quello che deposita.
Dal 2015, poi, la Banca Centrale Europea ha anche disposto il quantitative easing. Acquistando direttamente prodotti finanziari (come il debito pubblico o il debito delle imprese) sui mercati. Il risultato ottenuto, però, è anche quello di far sì che gli investitori finanziari orientino la loro attività verso progetti rischiosi, dato che quelle a basso rischio stanno diventando finanziariamente meno attraenti.
Perché dovrebbe interessarti?
Ricapitolando, la BCE è una delle istituzioni più potenti dell’Unione europea. Essa determina il costo dei prestiti dalla tua banca, salva i mercati finanziari quando c’è una crisi. Ma può anche prestare miliardi alle industrie inquinanti perché è “neutrale” nel distribuire il proprio denaro. Adesso però la situazione potrebbe cambiare. L’iniziativa Banca dei cittadini europei offre una grande opportunità. Per questo è utile partecipare al dibattito e aiutare a costruire un’economia europea migliore.