Troppi incendi in California, le assicurazioni non assicurano più

I cambiamenti climatici aumentano gli incendi, le compagnie assicurative alzano i costi delle polizze o non le rinnovano affatto. Un problema non solo statunitense

Una casa incendiata in California, nell'ottobre del 2017 © Frank Schulenburg/Wikimedia Commons

Nel 2017, gli incendi in California sono costati alle compagnie d’assicurazione 13 miliardi di dollari. 4 miliardi in più rispetto al costo sostenuto nell’intero decennio precedente. Nel 2018, il dato ha raggiunto i 24 miliardi. Troppo, agli occhi dei board delle società, che di recente hanno tentato di porre un argine agli esborsi.

Leva sui premi e polizze non rinnovate

Dave Jones, esperto del settore citato da Yale Climate Connection, ha spiegato che «quando i rischi diventano estremi per le compagnie, queste ultime reagiscono in due modi. In primo luogo, aumentando i premi in ragione della copertura. Quindi diminuendo il quantitativo di polizze concesse». Il nesso è dunque chiaro: i cambiamenti climatici incrementano i rischi di incendi in determinate aree? Le compagnie d’assicurazione aumentano i costi o si rifiutano di sottoscrivere i contratti.

Il portale americano spiega che in California ciò sta già accadendo: «Molti abitanti stanno faticando a far fronte ai costi imposti per le assicurazioni sulle case. E in alcuni casi le compagnie hanno deciso di non rinovare le polizze. In ultima istanza, queste persone possono stipulare un’assicurazione contro il rischio di incendio presso lo Stato, ma queste non coprono tutti i rischi». Il che rende il cumulo comunque troppo caro.

800mila californiani rischiano di non poter assicurare la casa

Un fenomeno che non risulta per nulla circoscritto. Tanto da aver costretto le autorità della California a pensare di intervenire. All’inizio dello scorso mese di dicembre, infatti, è stato chiesto alle compagnie d’assicurazione private l’obbligo di continuare a garantire una copertura ai residenti delle zone considerate a rischio. Erano infatti circa 800mila i californiani che rischiavano di perdere le loro polizze.

Per “convincere” le aziende, il Dipartimento per le assicurazioni dello Stato federale ha proposto una moratoria di un anno alle compagnie che rifiutano di rinnovare le polizze. Ricardo Lara, direttore dell’organismo di controllo, ha spiegato all’agenzia AFP che «il problema è vecchio ormai di anni. Ma c’è un’emergenza che occorre affrontare se non vogliamo trasformare il sogno californiano della casa di proprietà in un incubo».

california incendi
Un aereo militare americano tenta di contenere un incendio in California © U.S. Air Force/Senior Master Sgt. Dennis W. Goff

Di qui l’appello alle compagnie d’assicurazione «a bloccare gli avvisi di non rinnovo delle polizze, almeno per un anno. Ciò per lasciar respirare gli abitanti, consentire loro di adattarsi e di ridurre i rischi. E lasciare tempo agli enti locali per individuare soluzioni sostenibili e permettere al mercato assicurativo californiano di stabilizzarsi».

I cambiamenti climatici rischiano di far esplodere i costi per il settore assicurativo

Il problema, tuttavia, non è circoscritto alla California. Nel 2018, le perdite economiche legate alle catastrofi naturali sono state pari a 255 miliardi di dollari, secondo un rapporto della compagnia Aon. Nel 2019, i soli 15 eventi più dannosi sono costati più di 135 miliardi di dollari. Così, l’uragano Michael nel 2018 è costato da solo 261 milioni di euro alle compagnie d’assicurazione.

Citando i tifoni in Asia e gli uragani negli Stati Uniti, il riassicuratore Scor ha annunciato un costo di 657 milioni di euro. Swiss Re ha dovuto sborsare 2,2 miliardi di dollari. Mentre l’americana AIG ha toccato quota 798 milioni. Anche il settore delle assicurazioni deve dunque adattarsi ai cambiamenti climatici.