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Da Londra una tecnologia fotovoltaica efficiente e a basso costo

Un gruppo di scienziati ha messo a punto una tecnologia basata su semi-conduttori organici che potrebbe consentire di abbassare notevolmente i costi di produzione.

  Uno dei problemi principali legati alla tecnologia fotovoltaica, finora, è stato legato ai costi. Ma ormai il settore potrebbe essere maturo per fornire sistemi altamente efficienti e, nonostante ciò, sufficientemente “low cost”. 

È la sfida sulla quale si è concentrato – racconta questa mattina il quotidiano online Enerzine – Ji-Seon Kim, ricercatore dell’Imperial College di Londra. In un articolo pubblicato sul Journal of Chemical Physics, lo scienziato ha spiegato che “per riuscire a captare molta luce occorre coprire una grande superficie con pannelli solari, generalmente di silicio, ed è proprio questo che fa aumentare i costi. I cristalli utilizzati per fabbricare i pannelli devono avere un alto grado di purezza, che a sua volta necessita di temperature elevate nonché di essere prodotto sotto-vuoto”. 

Una soluzione meno costosa consisterebbe invece nel concepire dei dispositivi basati su semi-conduttori organici, in particolare polimeri, che potrebbero ricoprire, con spessori nell’ordine di circa 100 miliardesimi di metro, delle vaste superfici. Le loro molecole sarebbero manipolate al fine di ottenere dei nanofili, lungo i quali potrebbe passare facilmente l’energia elettrica. 

Kim ritiene che entro i prossimi 5-10 anni la sua tecnologia potrebbe essere lanciata sul mercato.