Florida. Con l’uragano Idalia, aumenta il numero di assicurazioni insolventi
Gli eventi estremi come l'uragano Idalia fanno finire sul lastrico le compagnie assicurative. Che, però, continuano a investire nelle fossili
Lo Stato della Florida potrebbe ritrovarsi a dover pagare i danni causati dall’uragano Idalia. Questo perché le compagnie assicurative, compresa la federale Citizens, sono in difficoltà a rimborsare le polizze ai proprietari di case colpiti dai recenti eventi meteorologici estremi.
Non è una novità: da anni, ormai, gli assicuratori non riescono a fronteggiare i risarcimenti. Unica soluzione: alzare i premi assicurativi. Che in certi casi sono cresciuti del 500%.
Idalia, in pochi giorni migliaia di richieste di risarcimento
Citizens detiene centinaia di migliaia di polizze (ovvero più della metà del mercato locale) nella zona di Tampa Bay, colpita da forti inondazioni.
Citizens è una polizza progettata per fungere da riserva per gli abitanti della Florida, nel caso in cui non possano ottenere un’assicurazione privata per le loro case o proprietà commerciali. Ma, poiché sempre più compagnie assicurative private lasciano lo Stato o cessano l’attività proprio perché non sono più in grado di fronteggiare i crescenti costi degli eventi catastrofici, la compagnia federale ha ampliato enormemente la sua portata sul mercato assicurativo statale. Secondo quanto riportato da Heatmap, nel 2023 Citizens prevede di avere 1,7 milioni di clienti con 5,1 miliardi di dollari di premi, rispetto ai 500mila assicurati e 877 milioni di dollari di premi che aveva nel 2019.
Nonostante questi numeri, la polizza difficilmente riuscirà a tener testa alle migliaia di incidenti: negli ultimi giorni sono già arrivate 10mila richieste di intervento. E ciò che l’assicurazione non riuscirà a coprire dovrà essere coperto dallo Stato della Florida.
C’è chi getta benzina sul fuoco
Il paradosso: i sussidi ai combustibili fossili continuano ad aumentare
La crisi dell’energia e la ripresa post-Covid hanno innescato un preoccupante incremento dei sussidi ai combustibili fossili
In Carolina del Sud, aumenti del 500% per i premi assicurativi
Secondo l’Ufficio statale per la regolamentazione delle assicurazioni, a partire dal 2016 le compagnie assicurative in Florida hanno perso denaro durante la sottoscrizione delle polizze. In pratica, per loro la differenza tra i premi riscossi e i sinistri pagati risulta svantaggiosa. Non c’è dunque da stupirsi se all’inizio di quest’anno la United Property & Casualty Insurance Company, grande compagnia assicurativa privata, è stata dichiarata insolvente.
La combinazione tra l’alto rischio derivante dagli eventi estremi e un mercato assicurativo sempre meno competitivo ha portato ad alcuni dei premi assicurativi sulla casa più alti negli Stati Uniti. Nella contea di Hillsborough, Carolina del Nord, i proprietari di case pagano un premio medio di 2.752 dollari. A Miami-Dade, la contea più popolosa della Florida, è di 5.665 dollari.
Lo stesso fenomeno interessa gli Stati vicini, anch’essi colpiti dall’uragano Idalia. Già prima della tempesta, le compagnie assicurative avevano chiesto aumenti significativi delle tariffe agli enti di regolamentazione statali, tra cui un +50% per le polizze sulla casa in Carolina del Nord. Ad alcuni proprietari di Hilton Head (località marittima in Carolina del Sud) è andata addirittura peggio, con incrementi fino al 500%.
Un comportamento simile lo hanno avuto le compagnie assicurative in Europa, che hanno aumentato i premi dopo le devastanti alluvioni in Germania del 2021. Alcune hanno cominciato a rifiutare di sottoscrivere nuove assicurazioni.
Florida, Carolina e Georgia le più esposte ai danni economici dovuti al clima
La fascia che va dalla Florida alla Carolina, passando per la Georgia, è popolata da vacanzieri, proprietari di seconde case e pensionati. E ha inoltre subito un afflusso di migrazione dovuto alla pandemia di Covid. Secondo Moody’s Analytics, questa regione è una delle più economicamente esposte ai danni causati dai cambiamenti climatici.
Gli eventi climatici estremi rendono più costose le riparazioni, cosa che fa salire i costi della riassicurazione, che è essenzialmente un’assicurazione per le compagnie assicurative. «Questi costi sono aumentati negli ultimi anni, il che sta aggravando i problemi legati alle catastrofi», ha dichiarato Steve Manders, vice commissario per l’assicurazione della Georgia in un’intervista alla stazione radiofonica Wabe. «Non vedo una frenata nell’aumento dei costi delle polizze abitazione».
Ma le assicurazioni continuano a investire nei combustibili fossili
Tuttavia, secondo uno studio pubblicato a inizio agosto 2023, “Changing climate for the insurance sector”, molte compagnie assicurative americane continuano a dedicare il proprio portafoglio investimenti nell’asset dei combustibili fossili. Da sole, le 16 più grandi detengono oltre la metà degli investimenti nel settore. Stiamo parlando di 500 miliardi di dollari.
Insomma, le assicurazioni investono negli stessi asset direttamente responsabili dei danni che dovranno poi risarcire. Una delle più grandi, Berkshire Hathaway, ha acquisito almeno il 23,1% di Occidental Petroleum, un’azienda fossile. Ed è solo un esempio.
«Le compagnie assicurative si trovano ad affrontare crescenti rischi legati ai cambiamenti climatici poiché la frequenza e la gravità degli eventi meteorologici estremi, come uragani, inondazioni e incendi, aumenta». ha dichiarato Mindy Lubber, Ceo e presidente dell’organizzazione no-profit per la sostenibilità Ceres, tra i partner che hanno condotto la ricerca. «Questo rapporto rivela l’urgente necessità per gli assicuratori di affrontare i rischi finanziari dei cambiamenti climatici posti dalle loro partecipazioni in combustibili fossili e di sfruttare le opportunità per accelerare la transizione dei loro portafogli di investimento verso un futuro di energia pulita».