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IEA: solare prima fonte di elettricità nel 2050?

Secondo l'agenzia internazionale, il sole potrebbe garantire il 26% della produzione alla metà del secolo. A patto che i poteri pubblici facciano la loro parte.

  «Il solare potrebbe superare energie fossili , eolico , idroelettrico e nucleare entro la metà del secolo». A spiegarlo è un rapporto dell’International Energy Agency , che spiega come l’energia prodotta grazie al sole possa arrivare a rappresentare il 26% del totale nel 2050 , a patto che «i poteri pubblici optino per politiche chiare e forti» a supporto di tale sviluppo.  

In particolare, l’organismo internazionale sottolinea come i pannelli fotovoltaici siano in grado di raggiungere potenzialmente i 4.600 GW, mentre le centrali termiche a concentrazione possano arrivare a 1.000 GW. Il che garantirebbe un risparmio annuo di emissioni di biossido di carbonio (CO2) pari a 6 miliardi di tonnellate. Ovvero qualcosa di paragonabile alle emissioni di un Paese come gli Stati Uniti, o ancora a quelle derivanti dai trasporti di tutto il mondo. 

«Il rapido calo dei costi dei moduli e dei sistemi fotovoltaici degli ultimi anni ha aperto nuove prospettive per l’uso del solare come fonte principale di elettricità», ha spiegato Marie van der Hoeven, dirigente dell’IEA, in un comunicato diffuso ieri. Tuttavia, secondo l’agenzia occorre limitare ancora di più gli investimenti necessari per sfruttare tale energia rinnovabile se si vogliono raggiungere risultati così ambiziosi entro la metà del secolo.