La Francia vende sei reattori all’India
La Francia è il Paese che ha ospitato la Cop 21, dichiarando di volersi battere per l’ambiente. Eppure continua a produrre e a commerciare reattori nucleari. ...
La Francia è il Paese che ha ospitato la Cop 21, dichiarando di volersi battere per l’ambiente. Eppure continua a produrre e a commerciare reattori nucleari. Uno di questi è in costruzione a Flamanville, in Normandia. Un altro a Olkiluoto, in Finlandia. Altri sono in cantiere in Cina e nel Regno Unito. E ieri i presidenti francese, François Hollande, e indiano, Narendra Modi, hanno fatto sapere di essere pronti a finalizzare un’intesa per la vendita di sei Epr che sarebbero installati a Jaitapur, nella costa occidentale della nazione asiatica.
I due leader hanno spiegato in una dichiarazione comune di aver chiesto alle aziende coinvolte di «concludere un accordo tecnico commerciale entro la fine del 2016». Il progetto è contestato a livello locale, ma nonostante ciò Nuova Delhi tira dritto, e con lei il costruttore transalpino Areva (qualche mese fa assorbito da Edf per risollevarlo da una pesante crisi finanziaria).
A dicembre del 2010 l’azienda francese aveva siglato un primo accordo con la compagnia indiana NPCIL, sull’acquisto di due reattori e con un’opzione per altri quattro.