Sex and the climate. Come il clima cambia le congiunzioni tra esseri umani

Sex and the climate, libro di Stefano Caserini, racconta un risvolto inesplorato dell'impatto dei cambiamenti climatici sulle nostre vite

Barbara Setti
Barbara Setti
Leggi più tardi

“Sex and the climate”, di Stefano Caserini (People edizioni) è un libro serissimo. D’altronde, cosa c’è di più importante dell’amore – e del sesso – per le persone? È un testo che ha un tono – credo volontariamente – alla David Lodge. O comunque caratterizzato da quel tipo di ironia anglosassone, nel contrappunto al testo delle note a piè pagina: si veda ad esempio la nota 1 al capitolo 8 (una bella rassegna è disponibile in V. Venuto, il gorilla ce l’ha piccolo, Harper Collins 2020).

Dai Fridays for Future ante litteram alle birre carbon neutral

O quando si parla di modi alternativi e manuali di risparmio dell’energia con WankBand, di birre carbon neutral, di FFF 15 anni prima dei Fridays for Future e del movimento Ecosex. Anche se, per citare solo quest’ultimo, creato da due attiviste e artiste statunitensi, è un movimento che, tra l’altro, si batte da anni contro il MTR negli Appalachi del West Virginia. MTR significa Mountain Top Removal (rimozione della cima della montagna). E consiste nel fare saltare, letteralmente, in aria la vetta delle montagne per estrarne il carbone, senza scavare miniere.

Il 30% del carbone del West Virginia è estratto così, distruggendo ogni volta quasi 100 metri di montagna, la sua flora e fauna. Bastano questi due minuti di documentario dello Smithsonian Institute (l’istituto di istruzione e ricerca finanziato dal governo degli Stati Uniti, peraltro) per capirne la portata distruttrice.

sex and the climate caserini

Le conseguenze dei cambiamenti climatici sulla nostra fisiologia

Stefano Caserini analizza anche le conseguenze che i cambiamenti climatici stanno avendo sulla nostra fisiologia. Per esempio, la possibile correlazione tra riscaldamento globale e minore produzione di spermatozoi e quindi infertilità maschile. Oppure la correlazione tra serotonina e livelli di CO2. E dedica ampie pagine all’impatto che ha sugli animali e la natura. Non risparmia un dato, prendendolo, semplicemente, da un’altra angolatura.

L’angolatura, appunto. Ma se la Terra, invece di considerarla nostra “madre”, la pensassimo come nostra “amante”? L’amore filiale spesso fa fatica a manifestarsi e, soprattutto, a tradursi in un rapporto maturo e rispettoso, dice Caserini. Un amore romantico, una passione amorosa per la natura non potrebbe meglio mobilitare le persone? Non potrebbe servire per combattere la stanchezza che provano gli ambientalisti

Un libro che rappresenta una call to action

Ecco. Questo libro l’ho letto come una call to action. Una chiamata a essere attivisti liberati. Essere renitenti «all’obbligo della prestazione», non alimentare la «pornografia climatica». Parlare anche delle notizie positive di quanto si sta facendo per contrastare i cambiamenti climatici, grazie alla fiducia nella scienza. Non sentirsi in colpa di prendersi degli spazi climate free.

I pacifisti anti-Vietnam hanno avuto il Bed-In di John Lennon e Yoko Ono, la Francia nel 1968 aveva scritto su un muro «Make love, not war». Come la si attiva la battaglia collettiva contro i cambiamenti climatici? Io non posso che essere d’accordo con Caserini: «Più capaci di vedere la sua [della crisi climatica] complessità, di gestire le sue sfaccettature più scoraggianti. Più creativi nel trovare soluzioni innovative a vecchi problemi. Darsi dei compiti coinvolgenti e per quanto possibile entusiasmanti. Che possano dare una speranza anche tenue di un domani migliore dell’oggi …».


Stefano Caserini,  Sex and the climate. Quello che nessuno vi ha ancora spiegato sui cambiamenti climatici, People, Busto Arsizio (Va) 2022

Stefano Caserini è titolare del corso Mitigazione dei cambiamenti climatici al Politecnico di Milano. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, fondatore e coordinatore del blog climalteranti.it. Nel 2019 ha pubblicato “Il clima è (già) cambiato. 9 buone notizie sui cambiamenti climatici”. È co-autore e interprete dello spettacolo teatrale A qualcuno piace caldo – Conferenza spettacolo sul clima che cambia.