Shale gas, uno studio conferma: contaminata l’acqua potabile
Un gruppo di ricercatori dell'università Duke della Carolina del Nord ha analizzato 141 campioni di acqua, rilevando la presenza di elementi dannosi per la salute in ...
Un nuovo studio pubblicato dall’università Duke della Carolina del Nord conferma la contaminazione di acqua potabile causata dalla fratturazione delle rocce alla ricerca di gas da scisto. Una notizia che potrebbe rilanciare negli Stati Uniti il dibattito sull’opportunità di estrarre tale risorsa, già da tempo nel mirino degli ambientalisti.
Gli autori del rapporto hanno analizzato 141 campioni di acqua presa dai rubinetti di altrettante abitazioni non lontane dalla zona di Marcellus, una delle più ricche di shale gas, nel Nord-Est della Pennsylvania e nel Sud dello Stato di New York. La concentrazione di elementi dannosi per la salute umana è risultata decisamente superiore al normale: ad esempio il metano è presente in quantità sei volte maggiori, in particolare nelle case che si trovano a meno di un chilometro dai siti in cui vengono operate le trivellazioni. Superando così nella maggior parte dei casi i 10 milligrammi per litro d’acqua, la soglia massima per le autorità sanitarie statunitensi.
Ma sono state ritrovate – ha spiegato Robert Jackson, docente di Scienze ambientali, tra i principali autori del rapporto – anche tracce di isotopi di idrocarburi e di elio, il che tende a far puntare il dito con decisione verso i lavori di estrazione del gas da scisto.