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Slow Food: la lotta al Climate Change in cucina

Continua Menù for Change di Slow Food e dei "cuochi uniti contro il cambiamento climatico": dal cibo un quinto delle emissioni totali di gas serra.

Funghi, pomodoro, olio, basilico, pepe. Cucinare, ingredienti, cibo, strumenti. CC0 Creative Commons da Pixabay.com

Continua Menù for Change, la campagna lanciata da Slow Food e dai suoi “cuochi uniti contro il cambiamento climatico“, per raccogliere fondi e promuovere la cultura della sostenibilità, ricordando che “la produzione di cibo è responsabile di un quinto delle emissioni totali di gas serra. Ma ne è anche la prima vittima. Siccità, desertificazione, alluvioni, innalzamento degli oceani e inquinamento dei mari mettono in pericolo la sicurezza alimentare di tutto il pianeta”.

L’agricoltura e l’allevamento, infatti, subiscono oltre l’80% dei danni e delle perdite causate dalla siccità (Fao 2017).

Una campagna sviluppata in tre tappe e su alcune sfide (la prima, dal 16 ottobre al 5 novembre, chiedeva ai consumatori di provare a mettere in tavola per tre settimane solo cibo locale e di stagione) e che fino al 25 novembre punta sule Ricette amiche del clima, con ingredienti buoni e rispettosi del pianeta, valorizzando la biodiversità. Ma gli appuntamenti sono diversi, con tantissimi chef che si sono calati nel ruolo di educatori e proporranno cene, degustazioni ed eventi fino a Natale.

Nemico dichiarato è l’attuale sistema globale di produzione del cibo, basato su monocolture, suoli impoveriti da eccessivi trattamenti chimici e zootecnia intensiva: “L’applicazione di fertilizzanti a base di azoto – precisa Slow Food – può generare emissioni di protossido d’azoto, un gas con un potenziale di riscaldamento globale circa 300 volte più elevato rispetto all’anidride carbonica. Secondo la Fao, nel 2012, l’uso di fertilizzanti sintetici ha determinato il 14% delle emissioni agricole. Si tratta della fonte di emissioni nel settore agricolo a più rapida crescita: dal 2001 è aumentata del 45% circa”.

Menu for Change – campagna Slow Food tra cibo e clima