Tra due mesi in acqua il cargo ecologico Brigantes
Rivoluzione ecosostenibile del trasporto merci grazie recupero di una nave del 1911, primo cargo ecologico (a vela) della flotta Brigantes Shipping.
La rivoluzione ecosostenibile del trasporto merci passa per un ritorno alle tradizioni e per il recupero di una nave del 1911 che diventerà il primo cargo ecologico (a vela) della flotta di Brigantes Shipping Ltd.
Non a caso è il nome dell’imbarcazione, Brigantes, a generare quello dell società di trasporto, per sottolineare come al centro del progetto, ambizioso e affascinante, ci sia l’idea di una nave a vela che, una volta restaurata, sarà adibita al trasporto di prodotti biologici e di lavorazione artigianale, naturalmente azzerando le emissioni di gas serra. Molti dimenticano infatti quanto pesi il consumo di carburanti fossili del trasporto marittimo nel produrre emissioni incisive sui cambiamenti climatici, un dato che per la sola Italia sfiora il 5%, secondo una relazione presentata nel 2016 ad un convegno svoltosi a Genova.
Il restauro del Brigantes, sostenuto anche dall’attività di volontari, prosegue in cantiere nel porto di Trapani: lo scafo in acciaio è stato ripristinato già all’80% – nelle foto si notano le condizioni iniziali e il progresso in corso, ma ci vorranno altri 120 mila euro per completarlo -, successivamente toccherà alle parti in legno. L’imbarcazione sarà messa in acqua per la prima volta tra un paio di mesi, e diranno il tempo e il lavoro se la scommessa del trasporto merci a vela si può vincere.
I segnali che arrivano dagli altri partner internazionali del progetto, aderenti alla Sail Cargo Alliance, dicono che la sostenibilità economica è possibile, specialmente associando all’attività principale l’impiego della nave come luogo di formazione accademica per studenti e docenti, nonché per apprendistati e proposte di viaggio alternativo con pochi passeggeri (a regime l’equipaggio sarà formato da 7 persone). Per il finanziamento iniziale Brigantes si affida alla vendita a mille euro l’una delle 800 quote societarie (attualmente 210 sono state acquistate), e per il futuro a un’idea di rete di trasporti a impatto ambientale ridotto che dovrà integrare mobilità su rotaia, mobilità elettrica e persino progetti di recupero della trazione animale via strada o delle vie fluviali interne.
Brigantes, del resto, non è solo e non è il primo: di recente ha fatto notizia l’attracco a Salerno del “veliero gemello” di Brigantes, Eye of the wind, adibito a imbarcazione per vacanze.