Perché Valori.it non sarà più sui social network

Valori.it lascia i social: una scelta coerente con i suoi valori, per un’informazione più etica e libera da logiche di sorveglianza

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Tre anni fa scrivevamo un editoriale per spiegare perché Valori.it è sui social network. Abbiamo sempre avuto piena consapevolezza della possibile incoerenza, da parte di una testata giornalistica che si occupa di economia sostenibile e di finanza etica, di utilizzare piattaforme gestite da aziende che rappresentano molto di ciò che denunciamo quotidianamente.

A distanza di tre anni abbiamo deciso di proseguire il cammino iniziato allora con l’abbandono di X – che allora si chiamava ancora Twitter – e poi via via riducendo la nostra presenza sulle altre piattaforme riducendo il numero di contenuti pubblicati: nei prossimi mesi smetteremo di usare i social network.

È una scelta che sentiamo coerente con i nostri valori: crediamo che informare con responsabilità significhi anche scegliere strumenti di comunicazione che siano attenti ai diritti, all’ambiente e alla giustizia fiscale. I social network si basano su modelli economici fondati sulla sorveglianza dei dati, l’estrazione di valore a scapito dei beni comuni e la disinformazione e che non lesinano pratiche di “ottimizzazione fiscale”. Non possiamo continuare a utilizzarli senza avere la sensazione di contraddirci. E anche se sappiamo che quelle piattaforme funzionano così da sempre, crediamo che ora sia più importante che mai prendere una posizione. Anche se siamo consapevoli che senza un coordinamento con altre realtà, senza una riflessione collettiva, questa decisione rischi di restare semplice testimonianza e non, come vorremmo, un atto “politico”.

Non sappiamo se sarà così per sempre: se cambiassero le condizione potremmo anche rivedere la nostra decisione. E del resto, non sappiamo nemmeno se quello che stiamo facendo e come lo stiamo facendo sia giusto. Anche per questo vorremmo sapere cosa ne pensi.

Ma non stiamo scomparendo: ci troverai nella newsletter nei podcast, negli eventi, e su canali e spazi alternativi, più etici e consapevoli. A cominciare dal nostro sito, nel quale da oggi sarà possibile commentare gli articoli.

Perché abbiamo fatto questa scelta e come la stiamo attuando è spiegato in questo podcast con interventi del nostro direttore, Andrea Barolini, e della project manager, Claudia Vago.

4 Commenti

  • A

    Andrea Saroldi

    Condivido la scelta di abbandonare X, altre riviste lo stanno facendo. Vi invito a considerare la possibilità di utilizzare gli strumenti social del Fediverso, ad esempio Mastodon. Altri come ad esempio Altreconomia o il coordinamento soci (GIT) di Banca Etica di Milano già lo fanno. Un primo passaggio potrebbe essere riprendere gli articoli su Mastodon; non sono un esperto, ma da quanto ho capito si può fare facilmente e in modo automatico con un bot, come nel caso di questa pagina di Altreconomia: https://sociale.network/@altreconomia Se serve vi posso dare dei riferimenti.

    • C

      Claudia

      Project manager

      Ciao Andrea, abbiamo un account su Mastodon da alcuni anni, credo sia stato aperto quando, nel 2022, abbiamo smesso di usare Twitter (che ancora si chiamava così). Lo abbiamo usato per un po', ma si tratta di piattaforme ancora troppo di nicchia per funzionare per noi... Ma non escludiamo di riprovarci.

  • a

    antonella del quattro

    quando ho ascoltato il podcast mi sono sentita "sollevata". Sono una, dei tanti spero, che non ama i social: l'unico che frequento è whatsapp. La riflessione ed il confronto, a mio avviso, hanno bisogno di tempo e lo scambio di frasi molto sintetiche (che spesso scadono nel banale) non aiuta ad approfondire e comprendere la realtà di oggi. Una realtà che è complessa ed articolata, che ha bisogno di attenzione per essere scandagliata a fondo e quindi penso sia molto più utile creare un luogo in cui le persone possano informarsi riflettendo insieme.

    • C

      Claudia

      Project manager

      Grazie Antonella! Speriamo di riuscirci, anche insieme a tutte e tutti voi!

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