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G20, per il WWF «si poteva fare di più»

«Al summit G20 appena conclusosi a Antalya, in Turchia, molte sono state le occasioni mancate: il vertice avrebbe potuto rappresentare l’occasione per i Paesi ...

63 anni di cambiamenti climatici. La crescita inarrestabile della temperatura media globale © Nasa

«Al summit G20 appena conclusosi a Antalya, in Turchia, molte sono state le occasioni mancate: il vertice avrebbe potuto rappresentare l’occasione per i Paesi maggiormente responsabili dell’inquinamento da gas ad effetto serra per eliminare subito i sussidi ai combustibili fossili e accelerare la transizione verso un futuro energetico basato al 100% sulle rinnovabili; i Paesi ricchi del G20 avrebbero potuto assumere maggiori impegni su finanziamenti per il clima e l’accesso alle tecnologie, essenziali per gli Stati in via di sviluppo». A dichiararlo è stato il WWF, attraverso un comunicato nel quale l’associazione ambientalista aggiunge che, «tuttavia, è apprezzabile l’approvazione del primo piano mai varato sull’accesso all’energia, incentrato sull’Africa sub-sahariana, nel quale si riconosce l’importanza dell’energia decentralizzata e delle mini-reti».

63_years_of_climate_change_by_NASA

Ancora, l’organizzazione ecologista spiega di essere ottimista rispetto agli effetti dello stesso piano approvato in Turchia: «Ci aspettiamo che possa permettere di accelerare gli sforzi per garantire energia rinnovabile, a prezzi accessibil, a più di un miliardo di persone nel mondo». Ad Antalya, i leader hanno ancora una volta confermato l’intenzione di contenere l’aumento della temperatura globale sotto i 2°C rispetto all’era pre-industriale. Per farcela, sostiene il WWF, «i leader devono trovare la volontà e il modo di ridurre le emissioni globali», nonché di aumentare i finanziamenti per il clima a breve e lungo termine. «C’è molto lavoro ancora da fare per forgiare un nuovo accordo sul clima che soddisfi le aspettative e le esigenze del mondo. Ci auguriamo che alla Cop 21 la società civile, i cittadini e i governi dimostreranno che le persone e le nazioni possono collaborare oltre le frontiere per affrontare e risolvere un problema globale, urgente, drammatico e che riguarda tutti», ha dichiarato Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia per l’Italia dell’associazione.