In treno di notte: l’Europa si riscopre sostenibile
Inquinano meno, fanno risparmiare e sono un’avventura: i viaggi notturni in treno tornano protagonisti nel turismo europeo sostenibile
Si avvicina l’estate, le temperature si alzano, la voglia di lavorare cala e, in compenso, cresce quella di viaggiare. Che sia per andare in vacanza o per una breve fuga dalla routine metropolitana, in queste settimane cresce il desiderio di evasione. E con esso, spesso, il suo impatto sulla crisi climatica. Esiste però un modo di viaggiare, anche coprendo grandi distanze, senza incidere troppo sull’ambiente. Non è più tempo – se mai lo sia stato – di fughe in aereo low cost: la nuova frontiera del viaggio sostenibile è in treno. Magari di notte.
I viaggi notturni su rotaie si stanno diffondendo in tutta Europa e rispondono a più bisogni. Inquinano molto meno dei voli aerei percorrendo le stesse distanze. Abbattono i costi, perché riducono il numero di notti in strutture ricettive. E piacciono ai più piccoli e alle più piccole, che li vivono come un’avventura. Ci vuole un po’ di impegno e di capacità di organizzazione, ma ne vale la pena.
Treno vs aereo e auto: l’impatto climatico a confronto
Il trasporto è responsabile di circa un quarto delle emissioni globali di gas serra. Solo una minima parte proviene dai treni, che contribuiscono per appena lo 0,4%. Tra i mezzi a lunga percorrenza, il treno è di gran lunga il meno impattante, mentre l’aereo risulta il più inquinante: nel 2019 ha generato 28 volte più emissioni rispetto ai convogli passeggeri.
In media, il treno emette tra 3 e 5 volte meno CO2 rispetto ai veicoli su gomma, e fino a 10 volte meno degli aerei. A questo si aggiungono ulteriori impatti ambientali del trasporto aereo e stradale, come l’inquinamento atmosferico e la congestione urbana. Anche sul fronte dell’efficienza energetica, il treno è nettamente superiore: una linea ferroviaria a doppio binario può trasportare lo stesso numero di passeggeri di un’autostrada a sei corsie, ogni ora.
Viaggiare di notte in treno: comodo, efficiente e sostenibile
Un volo di corto raggio copre una distanza tra i 500 e i 1.500 chilometri; uno di lungo raggio arriva fino a 3.500. Sono tratte che, in treno, richiederebbero almeno 6 ore di viaggio: un tempo davvero lungo che poche persone sono disposte a spendere. Se però si tratta di ore notturne, la situazione cambia. Mentre dormiamo, in treno, possiamo arrivare a coprire fino a 2mila chilometri. Se nel nostro viaggio notturno includiamo tratte in alta velocità, si può arrivare fino a 3mila chilometri. Secondo la rete europea Back on Track, se a livello europeo i treni notturni fossero diffusi come alternativa al viaggio in aereo, si potrebbe abbattere circa il 3% delle emissioni lorde prodotte.
Secondo il network, la priorità dovrebbe essere il potenziamento del servizio attuale. Non servono nuove linee ad alta velocità, se non per colmare eventuali vuoti, ma treni capaci di sfruttare al meglio quelle esistenti. Basterebbe infatti modernizzare le infrastrutture per raggiungere velocità comprese tra i 160 e i 200 km/h, garantendo così una buona autonomia.
Viaggi a lunga distanza: perché si continua a preferire l’aereo?
Secondo le proiezioni, le emissioni del trasporto aereo continueranno a crescere del 3% all’anno e, se anche la quota fosse ridotta, entro il 2040 l’aviazione sarà il settore che emette più gas serra di ogni altro. Nonostante questo, la mobilità inquinante è altamente incentivata in Europa. Viaggiare in aereo è largamente preferito perché è più veloce, ma soprattutto perché costa molto meno.
Un’indagine realizzata da Greenpeace Europa centro orientale nel 2023 ha mostrato che muoversi in aereo può costare anche la metà dell’alternativa su ferro. Da Londra a Barcellona anche 30 volte di meno. Questo discorso vale, anche se in misure diverse, sul 71% delle 112 tratte analizzate. L’Italia – e chiunque si muova in questo Paese lo sa già bene – non fa affatto eccezione. È al quinto posto in Europa tra i Paesi in cui i treni sono più costosi degli aerei. Se per esempio da Roma si vuole raggiungere Vienna, su rotaie si può spendere fino a 10 volte il costo di un biglietto aereo low cost.
Com’è possibile un divario così marcato? Le compagnie aeree low cost riescono a offrire biglietti a pochi euro, ma i costi reali ricadono su chi lavora e sull’ambiente. Una delle strategie utilizzate è quella degli scali frequenti, che può generare fino a 10 volte più emissioni rispetto a un volo diretto. Il personale è spesso ridotto al minimo legale, mentre le compagnie beneficiano di sussidi da parte delle autorità locali. La disparità con il settore ferroviario è evidente: le ferrovie pagano tasse sull’energia, IVA e pedaggi, mentre le compagnie aeree sono esentate sia dall’imposta sul cherosene che dall’IVA sui voli internazionali.
Viaggi notturni in treno: tutte le tratte attive in Europa
Si parte dopo le 18 e si arriva entro le 10 del mattino. Anche in Italia. Muovendosi da Roma Tiburtina alle 18:10, per esempio, è possibile essere a Vienna alle 9:52 del mattino successivo. O a Monaco, alle 9:22, anche se questa tratta sarà pronta a partire da luglio di quest’anno. La mappa completa dei viaggi notturni attualmente possibili è estesa a tutta Europa e gli itinerari possibili sono moltissimi.
Parte di questi sono stati realizzati da European Sleeper, una cooperativa ferroviaria belga-olandese nata nel 2021 con l’obiettivo di diffondere la pratica del viaggiare di notte in treno. Quando è stata fondata, a maggio 2015, European Sleeper ha raccolto 500mila euro di capitale di avviamento in un quarto d’ora, con il contributo di 350 piccoli azionisti provenienti da tutta Europa e dal resto del mondo. In questo momento European Sleeper collega Olanda, Belgio, Germania e Repubblica Ceca. L’obiettivo è aggiungere un nuovo collegamento all’anno. Prossima fermata? Barcellona. Ma non si disdegna la Scandinavia: sul sito della cooperativa è velatamente promessa una fermata a Stoccolma.
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