Questo articolo è stato pubblicato oltre 6 anni fa e potrebbe contenere dati o informazioni relative a fonti/reference dell'epoca, che nel corso degli anni potrebbero essere state riviste/corrette/aggiornate.

Macron annuncia un nuovo summit per il clima a Parigi

Si terrà il 12 dicembre 2017, a due anni dalla conclusione della Cop 21 e dalla firma dell’Accordo di Parigi, un nuovo summit mondiale ospitato nella capitale ...

Il panorama di Parigi da Montparnasse. Di Joe deSousa (Paris skyline) [Public Domain], attraverso Wikimedia Commons
Il presidente della Francia Emmanuel Macron ©www.kremlin.ru

Si terrà il 12 dicembre 2017, a due anni dalla conclusione della Cop 21 e dalla firma dell’Accordo di Parigi, un nuovo summit mondiale ospitato nella capitale francese. Ad annunciarlo è stato il nuovo presidente francese Emmanuel Macron, nel corso della conferenza stampa conclusiva del G20 di Amburgo.

La nuova conferenza sarà l’occasione per tentare di convincere il mondo della finanza a favorire gli stanziamenti necessari per le politiche di mitigazione e di adattamento finalizzate a far fronte ai cambiamenti climatici. Il nodo dei 100 miliardi di dollari all’anno più volte promessi dalla comunità internazionale, è infatti ancora aperto: solamente una parte di tali fondi è stata effettivamente messa a disposizione. Inoltre, occorrerà fare in modo che i capitali non siano allocati unicamente per quei progetti che appaiono più redditizi agli occhi dei finanziatori.

La decisione di Macron di ospitare il nuovo summit appare dunque particolarmente puntuale, visto anche il contesto legato al disimpegno degli Stati Uniti di Donald Trump. A far sorgere qualche dubbio c’è però l’atteggiamento dello stesso inquilino dell’Eliseo in merito alla tassa sulle transazioni finanziarie. La campagna internazionale che ne chiede l’introduzione lamenta infatti una scarsa incisività da parte della presidenza e dell’esecutivo di Parigi. Eppure, proprio grazie agli ingenti introiti che i governi potrebbero trarre dalla tassa, si potrebbe finanziare buona parte degli interventi che si renderanno necessari sul fronte climatico.