AMTD Digital, la nuova Gamestop?

Con un guadagno del 14.000% AMTD Digital, piccola azienda di Hong Kong, ha superato Goldman Sachs. Cos'è successo?

© Wachiwit/iStockPhoto

È nato un nuovo colosso finanziario. Si chiama AMTD Digital e se non lo conoscete è normale: si tratta di una piccola azienda con sede a Hong Kong quotata a New York meno di tre settimane fa, al prezzo di 7,80 dollari per azione. Alla chiusura di Wall Street di mercoledì 3 agosto le azioni dell’azienda hanno chiuso a 1.100 dollari. Due giorni dopo la corsa continuava è il valore di mercato dell’azienda era di oltre 330 miliardi di dollari.

La quinta società finanziaria più grande del mondo, dietro a Berkshire Hathaway, JPMorgan Chase, Bank of America e Industrial & Commercial Bank of China. Curioso per un’azienda che sviluppa attività digitali, tra cui anche servizi finanziari, e che ha appena 25 milioni di entrate.

AMTD Digital, la nuova Gamestop?

Com’è potuto succedere? Per spiegarlo, ripartiamo dalla storia di Gamestop. A fine gennaio 2021, GameStop, catena di negozi di videogiochi, console e accessori, era la principale notizia di cronaca finanziaria sui giornali di tutto il mondo. Per una ragione semplice: l’incredibile aumento del valore delle azioni dell’azienda in Borsa. A causarlo non era stata un’iniziativa imprenditoriale particolarmente efficace. Anzi. Gamestop era sull’orlo del fallimento da mesi.

Proprio perché stava fallendo, era stata presa di mira da alcuni hedge fund. Che attraverso un meccanismo chiamato vendite allo scoperto avevano deciso di guadagnare scommettendo sul fallimento dell’azienda. Ed è a questo punto che alcuni utenti del social network Reddit sono intervenuti e hanno fatto saltare il gioco: hanno deciso di comprare azioni di GameStop per farne salire il prezzo. E ci sono riusciti. Per alcuni degli hedge fund che avevano scommesso in direzione opposta le perdite si sono misurate in miliardi di dollari.

Il fenomeno dei meme stock

Come scrivevamo a gennaio 2022 in occasione dell’anniversario della vicenda che ha visto Gamestop protagonista, con il termine meme stock si indicano asset speculativi per eccellenza. Titoli che diventano virali sui social network e attirano l’interesse di piccoli investitori. In genere molto giovani e con poca esperienza, ma supportati da app che rendono l’attività di investimento in Borsa accessibile a tutti. GameStop è un esempio di meme stock. Un altro esempio è quello della AMC Entertainment, azienda statunitense proprietaria della più grande catena di sale cinematografiche del Paese.

Sebbene non sia ancora chiaro cosa sia successo a inizio agosto con i titoli della AMTD Digital, è possibile supporre che ci si trovi di fronte a un nuovo, eclatante caso di meme stock. Anche se a differenza di Gamestop e AMC Entertainment, la corsa agli acquisti di azioni non è stata lanciata per costringere i venditori allo scoperto a frettolose e costose operazioni di copertura.

A crescere anche i titoli di AMTD Idea Group

Altro fatto curioso, a crescere sono stati anche i titoli di AMTD Idea Group, banca d’investimento del gruppo AMTD, con un’impennata del 458% tra il 15 luglio e la chiusura di mercoledì 3 agosto. Giorno in cui il titolo era il quarto più acquistato sulla piattaforma di trading Fidelity. Segno di un interesse da parte dei piccoli investitori individuali.

Il quotidiano finanziario Bloomberg ha ricostruito la struttura proprietaria, che definisce «contorta», della AMTD Digital. Il nome chiave è quello di Calvin Choi, ex di UBS Group. Choi ha presentato un ricorso contro un’interdizione di due anni, pronunciata nello scorso mese di giugno dalla Securities and Futures Commission di Hong Kong. Secondo l’organismo di vigilanza non avrebbe rivelato presunti conflitti di interesse. Nato a Hong Kong e cittadino canadese, nel 2016 Choi ha assunto le funzioni di presidente e amministratore delegato dell’AMTD Group. Ovvero della società madre di AMTD Digital e AMTD Idea Group. Quotata a Singapore e negli Stati Uniti. Tra i sostenitori di AMTD Idea figurano altri sostenitori noti, come la Century City International Holdings, di proprietà dei membri della famiglia Lo del magnate immobiliare di Hong Kong.

Meme stock: un rischio per la stabilità e per gli investitori

«Come abbiamo imparato negli ultimi due anni – ha commentato Jay Clayton, ex presidente della Sec, intervistato dalla CNBC – eventi come questo causano quelle che definirei opportunità di profitto, ma anche grandi rischi di perdita, in particolare per gli investitori al dettaglio». Il successo dei meme stock è strettamente collegato alla diffusione di app di brokeraggio e gestione patrimoniale che consentono a chiunque di accedere ai mercati e investire. Senza bisogno di intermediazione. E senza le necessarie informazione e protezione quando si effettuano transazioni.

A fine giugno scorso un rapporto della Commissione per i servizi finanziari della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha puntato il dito, in particolare, contro l’app di trading Robinhood per le sue «pratiche commerciali preoccupanti». E ha esortato le autorità di regolamentazione a intensificare i controlli sui broker al dettaglio. «La saga dei meme stock», si legge nel rapporto, «ha sollevato interrogativi sul funzionamento attuale delle infrastrutture di mercato per il trading al dettaglio e sulla loro adeguata progettazione e regolamentazione».

Un anno fa la Sec, l’ente di vigilanza della Borsa valori statunitense, equivalente della nostra Consob, lanciava una consultazione pubblica sulla gamification del settore degli investimenti. La regolamentazione del settore è uno dei punti della lunga lista di interventi promessi dal presidente della Sec Gary Gensler.