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Fossili in declino: per Exxon profitti giù del 51%

Cattive notizie per la la più grande società di petrolio e gas quotata in Borsa al mondo, fino a qualche tempo fa guidata dal neo-segretario ...

Numerose aziende attive nel settore delle fonti fossili affermano di voler rendere più verdi i propri business © CC0 Public Domain da Pixabay.com

Tecnici al lavoro in un pozzo di estrazione di petrolio. Di National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH) from USA (Drilling Roughnecks) [Public domain], attraverso Wikimedia Commons
Cattive notizie per la la più grande società di petrolio e gas quotata in Borsa al mondo, fino a qualche tempo fa guidata dal neo-segretario di Stato Usa Rex Tillerson: Exxon Mobil ha infatti chiuso il quarto trimestre del 2016 con un utile netto di 1,68 miliardi di dollari. Una bella cifra, ma rispetto ai 2,8 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno significa un crollo del 40%.

Non solo. Complice la necessità di ammortizzare 2 miliardi di dollari di giacimenti di gas non sviluppati nelle Montagne Rocciose negli Stati Uniti, nonché il perdurare dei bassi prezzi del petrolio e del gas naturale degli ultimi due anni, i profitti annuali della multinazionale sono scesi del 51%, staccando una somma finale pari a 7,8 miliardi di dollari a dicembre scorso (erano 16,15 miliardi di dollari alla fine del 2015).

E anche se gli azionisti della società hanno comunque beneficiato della distribuzione di 12,5 miliardi di dollari di dividendi, sono piovute critiche sulla gestione di Exxon, che non avrebbe ridotto tempestivamente il proprio impegno su alcune attività condizionate negativamente dal prezzo ridotto delle commodities – le materie prime petrolifere -, a differenza di quanto invece avrebbero fatto altre società del comparto Oil & Gas.