Rilanciare l’economia locale con le monete complementari
Sono uno strumento per rispondere alla crisi. Amato: «Consentono iniezioni di liquidità dove serve». Dal Sardex intanto arrivano aiuti alle aziende del circuito
«In un momento di difficoltà come quello attuale rischiano di sfaldarsi relazioni economiche e sociali. In una situazione normale le regole della concorrenza possono portare a pensare che per le imprese valga il motto “mors tua vita mea”. Oggi no, oggi non ci si salva da soli. Servono strategie cooperative e le monete complementari sono uno strumento cooperativo». Così spiega l’utilità oggi delle monete complementari Massimo Amato, docente all’Università Bocconi di Milano, ed esperto riconosciuto sul tema.
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Serve liquidità, al posto giusto
«Il problema di fronte a tale paralisi economica non è solo creare liquidità, ma anche farla arrivare dove serve – spiega ancora Massimo Amato – Non serve solo un “effetto bazooka“, per spargere denaro a pioggia ovunque, ma servono anche “droni” che la facciano arrivare con precisione chirurgica dove manca. Con le monete complementari questo è possibile».
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E il denaro deve circolare
«E il denaro deve circolare – aggiunge Amato – Le monete complementari hanno proprio questo vantaggio: se “costruite” correttamente permettono di far circolare denaro il più possibile. Per incentivare la circolazione del denaro e quindi fungere da stimolo alla domanda, si può anche pensare a monete complementari temporizzate, cioè a monete che, dopo un periodo prefissato, possano essere convertite in euro.
Pagamenti anticipati
«Dovrebbero essere emesse dalla pubblica amministrazione – precisa Amato – E in questo momento di crisi di liquidità, in cui i clienti fanno fatica a pagare e i fornitori a incassare, i pagamenti delle pubbliche amministrazioni diventano fondamentali, per avviare un circuito virtuoso. Che siano più o meno efficienti, comunque sono pagatori sicuri: al di là della tempistica, prima o poi pagano. Con le monete complementari temporizzate, potrebbero pagare prima della data dovuta per il pagamento in euro, fornendo a imprese e professionisti una liquidità da usare subito sul territorio, che si convertirebbe in euro alla scadenza stabilita.
Prendiamo per esempio un ente pubblico che paga a 30 giorni. Potrebbe pagare subito, in moneta complementare, fornendo così liquidità con 30 giorni di anticipo. In tempi di penuria di liquidità si allungano i tempi di pagamento. E le aziende rischiano di fallire. Mettere a disposizione uno strumento di pagamento a una scadenza certa è un grande aiuto. Fornisce a un territorio la liquidità necessaria a far ripartire l’economia locale».
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Dal Sardex un aiuto alle imprese in difficoltà
«Ci sono poi circuiti “privati” di monete complementari come il Sardex, che in questo momento possono dare un aiuto fondamentale – aggiunge Amato – Dati dimostrano che già oggi le imprese del circuito stanno subendo meno danni rispetto alla media nazionale. Stanno sopportando meglio la crisi. Se poi, come sta facendo il Sardex, mettono a disposizione maggiori scoperti, offrono vantaggi notevoli alle imprese».
Il circuito del Sardex ha lanciato l’iniziativa #IostoinSardex: i nuovi iscritti potranno accedere al Circuito gratuitamente iniziando da subito a scambiare beni e servizi nella rete e a godere di una linea di credito senza interessi, versando la quota di partecipazione solo fra tre mesi con dilazioni agevolate. Potranno, in forma del tutto gratuita, iscrivere alla rete i propri dipendenti, estendendo anche a loro i vantaggi della moneta complementare. «Un contributo concreto, per sostenere da subito le piccole e medie imprese del Paese – spiega l’amministratore delegato di Sardex Marco De Guzzis – Vogliamo consentire alle imprese di tutta Italia di accedere a credito e ricavi aggiuntivi che possano dare un contributo positivo nell’affrontare la crisi attuale. Un’opportunità per continuare ad investire grazie ad un cuscinetto temporale che nelle prossime settimane potrebbe giocare un ruolo importante: nella ripresa delle attività di migliaia di imprese, e nell’avvio di investimenti aziendali e progetti personali, circolo virtuoso che rimette in moto l’economia del Paese».