Private company

Una private company è una società non quotata in borsa. Una azienda a controllo privato può emettere azioni ma senza ricorrere a una IPO (VEDI) né realizzando scambi sul mercato regolamentato.

Il principale vantaggio di una private company consiste nella sua libertà di non sottostare a molte delle norme imposte dalle authority alle compagnie quotate. Una private company, ad esempio, non è tenuta a pubblicare periodicamente i propri bilanci e può dunque mantenere riservate molte informazioni sulle sue attività.

Il principale limite della forma proprietaria privata consiste nella maggiore difficoltà di attingere ai finanziamenti. Mentre un’azienda quotata può ottenere nuovi capitali vendendo le proprie azioni in borsa o collocando obbligazioni sul mercato, una compagnia privata deve ricorrere a prestiti bancari o attrarre gli investimenti di operatori specializzati come, ad esempio, le società di venture capital (VEDI) e le private equity.

Nel mercato americano le private company si dividono in diverse categorie: le cosiddette Sole proprietorships, possedute da un unico proprietario, le Partnerships, controllate da due o più persone, le Limited liability companies (simili alle nostre SRL) e altre forme più simili alle public company come le S corporations e le C corporations che si distinguono tra loro per numero di azionisti e diverso trattamento fiscale.
Fonte: Forbes, Statista
Il mondo delle compagnie private include aziende molto giovani, come le startup innovative, e aziende storiche con fatturati a 10 zeri. Secondo la rivista Forbes il colosso alimentare Cargill svetta nella classifica delle maggiori private company statunitensi con ricavi complessivi pari a 113,5 miliardi di dollari. L’azienda precede nell’ordine la celebre multicompany Koch Industries, il gigante alimentare Albertsons e la società di servizi finanziari Deloitte.