«Il dialogo con gli azionisti porta benefici a tutti, anche alle imprese»

Jean-Pascal Gond: «L’engagement su temi ambientali, sociali e di governance porta benefici finanziari, ma anche di comunicazione, apprendimento e impatto politico»

Jean-Pascal Gond
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L’azionariato attivo – o meglio l’engagement, cioè tutte le forme di dialogo che gli azionisti instaurano con l’azienda di cui possiedono azioni – su tematiche ESG (ambientali, sociali e di governance) crea valore in diversi modi. E per diversi beneficiari.

Analizzando numerosi dati quantitativi, studiosi di finanza come il professor Elroy Dimson e il suo team hanno dimostrato che il dialogo tra azionisti e imprese su tematiche ESG genera enormi ritorni finanziari. Ma questi studi dicono poco su come venga creato valore in molteplici forme per i diversi attori coinvolti nel processo di engagement.

Con il mio gruppo di ricercatori abbiamo adottato un approccio diverso, basato sulla sociologia e sulla teoria organizzativa. Abbiamo intervistato numerosi manager, esperti di tematiche ESG all’interno delle aziende e investitori, per imparare dalle loro esperienze e comprendere il loro punto di vista.

Abbiamo scoperto che il dialogo su tematiche ambientali, sociali e di governance societario tra azionisti e imprese aggiunge valore non solo in termini finanziari, ma anche in altri campi. Come comunicazione, apprendimento e impatto politico.

Benefici per aziende e investitori

Vi sono di conseguenza benefici evidenti. L’engagement consente lo scambio di informazioni tra società e investitori (creando “valore comunicativo”). E aiuta a produrre e diffondere nuove conoscenze ESG tra società e investitori (creando “valore di apprendimento”). Ma facilita anche diverse relazioni interne ed esterne per le società e gli investitori (creando “valore politico”). Il nostro rapporto – How ESG Engagement Creates Value for Investors and Companies, realizzato dal mio team alla Cass Business School di Londra e commissionato dal Pri delle Nazioni Unite – descrive in dettaglio i vari aspetti delle tre modalità di creazione di valore.

Dall’engagement tre forme di valore

Per esempio, sul versante aziendale, gli intervistati ci hanno dichiarato di considerare il dialogo con gli azionisti come un modo per capire meglio come rendicontare su questioni ESG (catturando il “valore comunicativo”). Molti di loro considerano l’engagement come “consulenza gratuita” e attraverso l’engagement hanno imparato molto su esperienze positive in ambito ESG.  Inoltre hanno utilizzato il dialogo con gli azionisti per testare la reazione dei mercati finanziari a una nuova politica ESG, ricevendo un feedback immediato (“valore di apprendimento”).

Le interviste con le aziende hanno fatto emergere casi in cui hanno utilizzato direttamente le “richieste” degli investitori per sensibilizzare i consigli di amministrazione sui temi ambientali, sociali e di governance. O hanno sostenuto internamente l’impiego di risorse per far progredire queste strategie ESG (catturando il “valore politico”).

Grazie all’engagement, inoltre, le aziende hanno scoperto il desiderio dei loro investitori di rendere pubbliche alcune delle politiche interne.

In questo modo le aziende stesse possono migliorare la loro comunicazione ESG con un costo piuttosto basso. Un esempio efficace di apprendimento è emerso nel caso di una compagnia petrolifera che, grazie alla domanda di un investitore esperto, ha rilevato la presenza di un importante rischio che era stato fino a quel momento trascurato.

Infine, in ambito politico, abbiamo riscontrato numerosi casi in cui una specifica questione ambientale, sociale o di governance può essere collocata in cima all’agenda aziendale grazie alle pressioni degli investitori nella loro attività di engagement.

Un meccanismo automatico per la sostenibilità

L’adozione del dialogo sui temi ESG da parte dei principali investitori, come BlackRock ad esempio, dovrebbe trasformare l’impegno su questo fronte in un meccanismo centrale. L’obiettivo è quello di spingere le società verso l’adozione di politiche orientate alla sostenibilità. Per estendere l’engagement alla sfera pubblica sarà quindi necessario adottare altre strategie. Tra queste il coinvolgimento delle Ong e l’intensificazione degli sforzi da parte degli investitori istituzionali.

Il sostegno degli investitori

I nostri risultati suggeriscono che aziende che non prestano attenzione all’engagement perdono importanti opportunità. Parafrasando la recente formula utilizzata da Larry Fink, le aziende che trascurano l’engagement rischiano di perdere il supporto degli investitori ESG nel breve periodo e di perdere il supporto degli investitori mainstream a lungo termine.

L’autore è professore di Corporate Social Responsibility presso la Cass Business School della City University of London e co-autore della ricerca How ESG Engagement Creates Value for Investors and Companies.