Land grabbing

Land grabbing

Accaparramento di terre: quando la terra diventa una merce, e i diritti spariscono.

Il land grabbing è l’acquisto o la concessione su larga scala di terre agricole, spesso in Paesi poveri, da parte di Stati, multinazionali o fondi di investimento. Queste operazioni – formalmente legali ma spesso opache – avvengono di norma senza il consenso libero, preventivo e informato delle comunità locali.

Spesso le terre vengono destinate a monocolture industriali, biocarburanti o speculazioni immobiliari, a scapito della sovranità alimentare. Le conseguenze ambientali e sociali sono pesanti: perdere l’accesso alla terra significa anche perdere mezzi di sussistenza, risorse idriche, vedere distrutti gli ecosistemi, rendersi più dipendenti economicamente da potenze estere. Tutto questo non può non esacerbare i conflitti sociali.

Per la finanza etica, il land grabbing è una delle forme più brutali di ingiustizia economica. Contrastarlo significa lavorare per una governance trasparente e il rispetto dei diritti delle popolazioni locali.