I cambiamenti climatici costeranno all’Italia il 7% del Pil
Uno studio del National Bureau of Economics: anche gli Stati ricchi faticheranno ad adeguarsi al climate change. E il Pil crollerà quasi ovunque
I cambiamenti climatici colpiranno l’intera umanità. In modo non uniforme, certo, ma nessuno sarà esente. Neppure chi avrà a disposizione i mezzi – tecnologici e, soprattutto, finanziari – per rispondere alle inondazioni derivanti dalla risalita degli oceani, alle ondate di caldo senza precedenti, ad episodi inediti di siccità e ad altri fenomeni meteorologici estremi che colpiranno con sempre maggiore frequenza e in modo sempre più violento.
Glossario
Cambiamenti climatici: i 40 termini che non puoi non conoscere
Quando si parla di clima si usano spesso concetti poco noti: abbiamo selezionato per voi quelli che è impossibile non conoscere per capire perché è giusto preoccuparsi
«I cambiamenti climatici colpiranno tutti, ricchi e poveri»
È noto infatti che alcune aree del mondo risultano particolarmente vulnerabili di fronte agli effetti del clima che cambia. Numerose aree costiere asiatiche, ad esempio, verranno inondate. Alcune piccole nazioni formate da atolli nel Pacifico, come nel caso della Repubblica di Kiribati, verranno completamente sommerse e cancellate dalle carte. E in tutto il mondo decine ci milioni persone saranno costrette ad abbandonare le loro terre.
Indeed, that only accounted for domestic effects.
Here are predictions to about 2050 that see $33 trillion in global GDP loss if climate change is not addressed. Note, 2018 GDP was $80 trillion. https://t.co/VsCvOYTQwL
— Eckingsan (@eckingsan) August 14, 2019
L’idea, promossa da alcuni, secondo la quale i Paesi ricchi saranno in grado di approfittare economicamente dei cambiamenti climatici è tuttavia priva di ogni fondamento. A confermarlo è uno studio del National Bureau of Economics, think tank americano senza scopo di lucro. Che ha pubblicato, nell’agosto scorso, un rapporto nel quale si analizzano gli impatti macroeconomici che ciascuna nazione subirà.
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«L’ipotesi che vede gli Stati agiati e temperati immuni rispetto ai cambiamenti climatici, e anzi in grado di arricchirsi nei prossimi decenni, è semplicemente inverosimile», ha affermato Kamiar Mohaddes, economista e co-autore del rapporto, curato da un gruppo di ricercatori dell’università di Cambridge.
We show that an increase in average global #temperature of 0.04°C per year-corresponding to the RCP 8.5 scenario, which assumes higher #greenhouse gas emissions in the absence of #mitigation policies-reduces world's real #GDP per capita by 7.22 percent by 2100. pic.twitter.com/UHsX0RarNH
— Kamiar Mohaddes (@KamiarMohaddes) July 2, 2019
Secondo questi ultimi, infatti, tutte le nazioni del mondo patiranno le conseguenze delle mutazioni del clima di qui al 2100. Qualora infatti i governi non saranno in grado di limitare la crescita della temperatura media globale, il prodotto interno lordo delle nazioni più ricche potrebbe subire flessioni storiche.
Do you want to find out more about the Long-Term #Macroeconomic Effects of #ClimateChange?
Check out our new paper with @mattkahn1966 @JHU_Cities, Ryan Ng @GirtonCollege, M. Hashem Pesaran @USC, Mehdi Raissi @IMFNews and Jui-Chung Yang at NTHU: https://t.co/vY6cwocpo6 pic.twitter.com/shBWOdtImf
— Kamiar Mohaddes (@KamiarMohaddes) July 1, 2019
Lo studio del National Bureau of Economics si è concentrato sui dati economici di 174 Paesi, nel periodo compreso tra il 1964 e il 2017. Le conclusioni indicano che con un riscaldamento globale a +4 gradi di qui alla fine del secolo, il Pil degli Stati Uniti potrebbe perdere il 10,5%. Quello del Canada il 13%. In Svizzera la contrazione arriverebbe al 12%. In Giappone, India e Nuova Zelanda al 10%. In Italia al 7%.
USA, i cambiamenti climatici abbatteranno il Pil del 10,5%
Mohaddes, secondo quanto riferito dal Washington Post, propone l’esempio del Regno Unito, in cui si sono registrati record di caldo. «Le ferrovie sono andate in tilt, l’asfalto ha fuso e migliaia di persone sono rimaste bloccate. Eventi come questi hanno un costo economico e non faranno che diventare più frequenti».
The U.S. will lose 10% of its GDP to climate change, says a new report.
It says wealth won't protect rich countries suffering the economic impact of climate change without cuts in greenhouse gas emissions.
Sticking to Paris deal goals could keep U.S. loss to just 2%. pic.twitter.com/cckNwTtyJc
— AJ+ (@ajplus) August 21, 2019
«La nostra analisi – si legge nel rapporto – suggerisce che un persistente incremento della temperatura media globale, pari a 0,04 gradi all’anno, in assenza di politiche di mitigazione, potrà ridurre il Pil mondiale pro capite del 7,22 per cento nel 2100. Al contrario, centrando gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, con una crescita di 0,01 gradi all’anno, la perdita sarebbe ridotta all‘1,07%».

D’altra parte, un rapporto dello United Nations Office for Disaster Risk Reduction (UNDRR) ha indicato che tra il 1998 e il 2017 il costo delle catastrofi climatiche è cresciuto del 251%. Il che, in termini monetari, ha significato danni per 2.908 miliardi di dollari.
Nel caso in cui, invece, si centrassero gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, limitando la crescita della temperatura media globale a 2 gradi centigradi, alla fine del secolo, le perdite risulterebbero nettamente più contenute.